mercoledì 3 agosto 2011

Il tempo vola…

Quale affermazione di spessore, per iniziare questo post, dopo un’assenza piuttosto lunga…
Non sempre, però, la velocità con la quale il tempo passa è da interpretare in modo negativo. Sì, poiché anche se mi sembra l’altro ieri che avevo da poco vinto e commentato la gara di Fossano ho corso altre quattro gare con sorti alterne arrivando alla frutta alla nona tappa del Giro della scorsa domenica a Sulmona. Ormai luglio è alle spalle...

Andiamo con ordine. Dopo la tappa piemontese la domenica successiva la carovana rosa si è trasferita in Friuli-Venezia Giulia per l’ottava e terzultima tappa di Pordenone. Qui, nonostante un circuito cittadino che nascondeva diverse insidie, ho avuto vita facile piazzando un’accelerazione al primo giro, ho subito fatto il vuoto ed ho passato da solo il traguardo, precedendo Thaler e Fagone. Vittoria questa che mi ha permesso di allungare proprio su questi atleti in classifica generale, vista anche l’assenza di Cratassa.
Nel weekend lasciato libero dal Giro, ho partecipato alla gara internazionale di Verolanuova, dove il sabato si correva la gara in linea e la domenica la cronometro.
Della prestazione del sabato, posso essere soddisfatto. Fortunatamente siamo stati graziati dalla pioggia, che copiosa è caduta sulla gara che ha preceduto la nostra. Mi sono piazzato terzo, alle spalle di Cratassa e Achenza che nell’occasione vestivano la maglia della nazionale. Abbiamo imposto alla gara un ritmo elevato creando un gap, che nessuno è stato in grado di colmare. La cronometro della domenica, un disastro. Complice la stanchezza e un calo di motivazioni, sono scivolato in quinta posizione compromettendo così anche il piazzamento generale che mi ha visto quarto, ai piedi del podio.

Siamo arrivati così alla gara di Sulmona della scorsa domenica.
Un calvario! Dopo due giri condotti in testa e che mi lasciavano ben sperare per il proseguo della gara, di colpo si è spenta la luce e i restanti cinquanta minuti di gara mi sono sembrati infiniti. Ho visto subito aumentare lo svantaggio da Thaler senza che riuscissi a ricucire il buco e poi ho visto passare Paolo a velocità doppia e Fagone che mi aveva retrocesso così in terza posizione. Non c’era nulla da fare, in qualunque modo provassi a spingere, la bici non andava e con lei anche le mie braccia risultavano rigide e poco propulsive. Durante la gara ho pensato e ho capito cosa significasse quando, guardando le gare in Tv, sentivo dire al commentatore che il tal corridore era entrato in crisi. Continuavo a vedere il divario aumentare e non avevo contromisure, fin quando Paolo mi ha doppiato e con un gesto da vero capitano, mi ha trainato nella sua scia fino a riprendere Fagone e staccarlo per chiudere la gara in seconda posizione.
Nemmeno a dirlo Paolo sì è aggiudicato sia il primato assoluto sia quello di categoria. Io in una giornata completamente no, ho limitato i danni perdendo cinque punti da Thaler che si è aggiudicato la gara per l’MH3, dimostrandosi in ottima forma in questo periodo. Ora la classifica del giro mi vede in vantaggio di cinquanta punti proprio sull’atleta Altoatesino.
Ora avrò quasi un mese per preparare l’ultima gara di questo lungo Giro d’Italia: si corre ad Alba il 28 Agosto la decima tappa.

Prepariamoci per il gran finale!